TEE RAE1051

Origine: Svizzera.
Anno di esercizio: 1961 – 1988.
Tipo: trans europe express.
Propulsione: policorrente.
Velocità massima: 160 Km/h.
Esemplari costruiti: 5 (1051 – 1055).

TEE RAe 1051 in arrivo alla stazione di Milano Centrale (foto B. Fiorilla)

Questi treni effettuavano servizio internazionale sulle linee europee. “Tee” non sono che le iniziali di Trans Europe Express, che è appunto la loro denominazione.
I Tee italiani sono costituiti da due elementi, entrambi motori, intercomunicanti, che si integrano nel complesso dei vari servizi. Nacquero inizialmente a 5 elementi, con l’aggiunta di un sesto a fine anni ’60.
Nell’estate del 1961 i nuovi treni svizzeri inauguravano i Tee Cisalpino, da Milano a Parigi via Sempione, Gottardo e Ticino. Questi treni sono policorrente, dotati di quattro pantografi e formati da cinque carrozze. Il Tee RAE 1051 dispone di quattro diversi sistemi di alimentazione elettrica che gli permettevano di varcare i confini nazionali, quindi quadricorrente, capaci di funzionare in corrente continua a 1500 e 3000 V e in corrente alternata a 12000 e 25000 V.

Con questo treno effettuavo servizi da Milano a Como e viceversa e Como-Milano-Genova e viceversa.
Siccome questo treno era sprovvisto di apparecchiatura ripetizione segnali in macchina, la velocità massima era di 150 Km/h.
Ho utilizzato questo treno anche in comando multiplo; l’accoppiamento delle due sezioni di treno avveniva presso il deposito locomotive di Milano Greco e successivamente si partiva dalla stazione di Milano Centrale fino a Chiasso.

TEE Rae 1051 alla stazione di Milano Centrale (foto C. Pedrazzini, anni 80)

Il gancio era del tipo Scharfenberg, il quale realizza gli accoppiamenti meccanici, pneumatici ed elettrici.
In caso di avaria, questo treno si poteva trainare con diverse locomotive elettriche, attraverso un gancio particolare e la velocità del treno non subiva restrizioni. Ad esempio, nel TEE1051 trainato con locomotiva e633, la velocità massima era di 130 Km/h. Le norme per il traino erano specificate nella prefazione compartimentale, parte I, di Milano.

I primi Tee erano dotati di trazione diesel anche per ovviare ai diversi sistemi di elettrificazione presenti in Europa.

Cabina di manovra (Autore ignoto)
L’abilitazione del treno avveniva tramite una chiave che sbloccava gli interruttori a leva. La scala di lettura degli apparecchi misura era verticale come nelle locomotive e633. L’incremento di marcia avveniva spostando verso il vetro il maniglione centrale; davanti a questo c’era l’invertitore di marcia. Oltre a tutte le apparecchiature
di sicurezza svizzere, questo treno aveva la pedana dell’apparecchiatura vigilante “uomo morto”. Durante la guida del treno bisognava pigiarla e lasciarla sollevare per dare costantemente la presenza del macchinista. Nel caso in cui la pedana non veniva pigiata con il giusto intervallo di tempo, un segnale acustico avvisava il macchinista di provvedere alla manovra della stessa oppure il macchinista poteva azionare: la tromba, il manipolatore di marcia, un interruttore a ritorno elastico, il rubinetto del freno e la frenatura rapida del treno non entrava in funzione.

Carrozza ristorante con la carrozza ristorante adiacente (Autore ignoto)

Bagno delle donne (Autore ignoto)