Mamma Giuseppina

Mia mamma Giuseppina, nata a Scicli (RG) nel 1911, era una donna gracile ma dall’energia inesauribile.

La mamma

Era dotata di grande dialettica e intraprendenza. La sua voce cristallina echeggiava in tutta la casa, anche perché amava molto la musica ed intonava spesso le canzoni popolari dell’epoca. Aveva il ruolo di ruolo di conduzione della vita familiare, sempre occupata nelle incombenze casalinghe. Si alzava all’alba e preparava il pane e i biscotti nel grande forno a legna, la pasta all’uovo utilizzando le uova fresche provenienti dal pollaio che curava con assiduità. Spesse volte, siccome la procedura per la lavorazione del pane richiedeva la collaborazione di due persone, venivamo coinvolti.

Il pollaio del casello (foto B. Fiorilla, primi anni 70)

La giara dove la mamma conservava l’olio o le olive (foto B. Fiorilla, primi anni 70)

Trappola per i topi “carrozzata FS” (il bullone che fa da contrappeso era quello adoperato per fissare le traversine in legno dell’armamento)

La sera ci riunivamo attorno al focolare domestico e ascoltavamo i suoi racconti e le filastrocche. Ci raccontavamo la giornata trascorsa, prima di andare a letto. Spesso faceva riferimento ai suoi ricordi del periodo della guerra.

La mamma accanto ad un fortino, sulla strada provinciale per Sampieri (foto B. Fiorilla)

Il suo impegno e la sua responsabilità della famiglia sono aumentate quando papà è scomparso prematuramente. Si inventava qualunque lavoro che le desse la possibilità di farci crescere in modo semplice ma onesto.