Il primo impatto con il mondo del lavoro lo ebbi con il grande Deposito locomotive di Milano Smistamento. Ricordo l’ingresso in Deposito in via A. Corelli 61, l’imponente cancello in ferro, una piccola Chiesina e un viale alberato di platani con tante croci e le targhe dei Ferrovieri Caduti sul lavoro. Durante il percorso mi soffermavo per leggerle, staccandomi dal gruppo di ferrovieri che percorrevano lo stesso tragitto per presentarsi in deposito.
Qui imparai a muovere i primi passi per imparare il mestiere di macchinista, effettuando diverse tipologie di servizi, facendo tanta gavetta.
La locomotiva che mi tenne a battesimo per il primo viaggio da aiuto macchinista era una e626, insieme al macchinista D. Muscolo, partita proprio da Milano Smistamento.
Veduta esterna della seconda rimessa (foto tratta dal libro “La Stazione Centrale di Milano inaugurata l’Anno IX, ed. Cisari
Viale verso il Deposito
Locomotiva e646-187, sulla piattaforma girevole elettrificata del D.L. di Milano Smistamento. Fu la prima e646 ad uscire di fabbrica già dotata del telecomando con cavo bocchettone a 78 poli, per il servizio con i treni navetta (foto tratta dal libro “Treni di Lombardia cinquant’anni fa nelle foto di Cesare Giorgi”, ed. CIFI sez. Milano)
Chiesina ubicata all’entrata del Deposito di Milano Smistamento di via Corelli (foto G. Modesti)
Locomotiva e428 nel Deposito Locomotive di Milano Smistamento (foto A. Brasca, anno 2006)